COMUNICATO STAMPA

"CHIUSURA DISCOTECHE:
Divieti inadeguati ed eludibili. Più efficaci controlli sulle strade e sanzioni rigide ai trasgressori"

La drammaticità del problema delle "stragi del sabato sera" non puo' essere affrontata con provvedimenti inadeguati come quello varato dal Consiglio dei ministri, per di più senza prima interpellare le parti sociali. Si tratta di una finta soluzione ad un fenomeno che invece richiede altri e più efficaci interventi.
E' questa la valutazione della Fiepet-Confesercenti, secondo la quale impedire la vendita degli alcolici nei locali notturni dopo le due ed imporre la loro chiusura alle tre significa semplicemente costringere i ragazzi a cercare altri luoghi dove proseguire la "festa" ed altri posti dove comprare bevande alcoliche: in altre parole cercare il modo di eludere i divieti.
Senza contare il fatto che chi ha bevuto alcolici fino alle due di notte difficilmente sarà in condizioni di guidare un'ora dopo senza correre e far correre rischi. Cosi come accade per chi abbia bevuto fino all'una per poi mettersi alla guida.
Il problema, dunque, non e' tanto o soltanto quello di limitare l'uso degli alcolici, quanto di impedire ai giovani che ne abbiano fatto uso, o meglio abuso, di girare in auto mettendo a repentaglio la loro vita e quelli degli altri. Ai divieti dovrebbe dunque sostituirsi una più efficace azione di controllo delle forze dell'ordine su strade ed autostrade con l'impiego degli etilometri, l'imposizione di rigidi limiti di velocità nelle ore notturne, soprattutto nelle zone più "a rischio", e pene severe, fino al ritiro della patente per i contravventori.
I titolari di pubblici esercizi della Fiepet-Confesercenti sono stanchi di essere additati come i principali responsabili degli incidenti per ubriachezza, ma ribadiscono la disponibilità a collaborare per fronteggiare un problema che colpisce tutti, allo stesso modo. Nonostante l'azione di filtro e di contenimento che spesso svolgono nei confronti di clienti intenzionati a fare eccessivo consumo di bevande alcoliche, però, resta il fatto che i divieti sono eludibili, i controlli e le sanzioni, no.

Roma, 20 giugno 2003