COMUNICATO STAMPA

Sempre più difficile
utilizzare alcuni buoni pasto

Prosegue la protesta dei pubblici esercizi nei confronti dei buoni pasto.
Il novanta per cento dei locali di Bolzano non ha firmato la convenzione con il raddoppio della percentuale di costo ed anche i pochi che lo hanno già fatto stanno pensando di disdirla e dunque, alcuni buoni pasto non sono più acettati.
Causa di tutto ciò sono i costi imposti agli esercenti, che hanno raggiunto il nove per cento del valore del buono contro una media del cinque applicato delle altre aziende, senza considerare i costi aggiuntivi legati alla fatturazione, spedizione iscrizione ed altro ancora.
Il problema sarà affrontato nei prossimi giorni dal direttivo dell'associazione dei pubblici esercizi della Confesercenti che ha allo studio una ulteriore iniziativa per sensibilizzare anche la clientela che assieme ai ristoratori si trova a pagare il costo degli aumenti ingiustificati delle commissioni sui buoni pasto, in termini di disservizi e aumento dei prezzi.
Una vertenza è stata aperta nei confronti dell'associazione aderente alla Confcommercio, che raggruppa le principali ditte emettitrici dei buoni pasti (Anseb) a cui è stato chiesto di rivedere le tariffe applicate ai gestori per evitare iniziative anche clamorose nei loro confronti.
Contestualmente è stato interessato della cosa il Ministro dell'Economia e delle Attività Produttive Antonio Marzano al quale viene chiesto di intervenire per fare chiarezza e offrire garanzie in termini di percentuali di costo applicate agli esercenti, durata dei contratti, garanzie nei tempi di pagamento e solvibilità delle aziende. Udibar-Confesercenti

Bolzano, 06 febbraio 2004